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Visualizzazione dei post da 2022

10 anni di blog!

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  Sono passati 10 anni da quando ho iniziato a pubblicare in questo blog articoli riguardanti la mia passione per le tecniche orientali. Ad esso negli anni ho affiancato altre piattaforme, Facebook, Instagram, Twitter, Telegram, ma ad oggi questo è l’unico che continuo ad aggiornare costantemente per via dello scarso interesse mostrato sui social. In questi anni ho ricevuto oltre 10500 visite, poche forse in confronto a con gli influencer più in voga, ma sufficienti per me come riscontro di apprezzamento per la passione che coltivo col cuore. Vi elenco, in ordine decrescente di visualizzazioni, i primi 10 articoli, particolarmente seguiti, probabilmente per via della diffusione di tali problematiche: Pubalgia e dolore al coccige/sacro post-parto Nuovi protocolli per il rivolgimento podalico mediante la moxa Il trattamento dell'ernia inguinale Lombalgia e sciatalgia in gravidanza L'allattamento Emorroidi in gravidanza La preparazione del Perineo al parto

Medicina integrata

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  Recentemente si è parlato molto dello scottante tema della mancanza di medici e pediatri che, soprattutto in Lombardia, nei prossimi anni vedrà “sparire” oltre il 60% dei medici e pediatri di famiglia. Un dato preoccupante soprattutto se si pensa sia all’innalzamento dell’aspettativa di vita, sia alle fasi critiche che accompagnano la vita di tutti noi: la nascita, l’età pediatrica, la pubertà, la menopausa, i disturbi della vecchiaia durante le quali potrebbe mancare una figura di riferimento cui rivolgersi. In alcune regioni – Toscana in primis - è già stata sperimentata con successo la creazione di strutture/studi in cui sono affiancati a pediatri, medici e specialisti degli esperti in trattamenti complementari (Shiatsu, Moxa, agopuntura, osteopatia, medicina cinese, fitoterapia…) che abbiano ovviamente seguito un iter formativo già previsto dalla legge n° 4 del 14/1/2013. Anche qui da noi qualcosa è cambiato, negli ultimi dieci anni ho collaborato con studi polispecialistici, g

La candida

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  Oggi vi parlo del trattamento, con le tecniche orientali, di un fastidioso disturbo che colpisce almeno il 75% delle donne nella loro vita: la candida .   Si tratta di un’infezione fungina che da luogo a vari sintomi tra cui, i più frequenti, sono: perdite vaginali lattiginose di cattivo odore, prurito, fastidio, bruciore, gonfiore, arrossamento della zona vulvare, fino ad arrivare al dolore ed all’impossibilità ad avere rapporti . Inoltre avere la candida in gravidanza può portare ad un rischio di parto prematuro ed anche la possibilità di trasmetterla al nascituro.    La candida si cura con appositi farmaci antimicotici spesso associati a probiotici e ad un’adeguata igiene intima, all’astensione dai rapporti (può essere trasmessa al partner), solitamente guarisce in 7-15 giorni.    Purtroppo però circa il 20% delle donne ha ripetuti episodi di candida che rispondono poco o nulla alle terapie classiche e che quindi si ripetono con varia frequenza.    Elisabetta, una di queste rag

Incontinenza urinaria post-parto

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Dopo una breve pausa estiva, oggi vi parlo di una patologia che, a differenza della medicina occidentale, dove tale condizione non viene mai presa in esame se non nei testi di ostetricia nei quali però si parla dei problemi legati alle infezioni delle vie urinarie, nello studio della moxa applicata alla ginecologia, le difficoltà di minzione , siano esse di ritenzione o incontinenza , sono ampiamente conosciute e trattate.  La moxa e l’agopuntura si rivelano essere probabilmente il miglior trattamento perché agiscono direttamente sulla vescica e risolvono un problema che, se non viene trattato, può persistere a lungo o diventare cronico.  In alcune donne poi dopo il parto, si presenta un’incontinenza urinaria “da stress” che se non immediatamente trattata diventa difficile o addirittura impossibile risolverla successivamente.  Da un punto di vista “teorico” i problemi urinari sono dovuti ad un esaurimento del qi dopo il parto che influisce sul ren mai oppure ad una lesione a carico d

Quando il ciclo diventa "normale" dopo il menarca?

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  Mi è capitato, anche recentemente, di sentirmi chiedere da mamme di ragazzine alle prese coi primi cicli mestruali, in che tempi il ciclo si sarebbe regolarizzato.  È un argomento molto studiato dalla comunità scientifica tant’è che esistono linee guida ben precise, aggiornate ogni 5 anni (l’ultima volta nel 2020) dall’AAP (American Academy of Pediatrics) e dall’ACOG “The American College of Obstetricians and Gynecologists” che vengono utilizzate anche per valutare il normale sviluppo e l’esclusione di condizioni patologiche.  Cominciamo col dire cosa è statisticamente “normale”: secondo tali linee guida il menarca insorge tra i 12 e i 13 anni (solo il 10% ha il ciclo prima), con un intervallo medio del ciclo di 32 giorni nel primo anno ginecologico. Negli anni successivi, solitamente entro 3 anni, il ciclo si regolarizza con intervalli compresi tra 21 e 34 giorni, a 6 anni dal menarca il ciclo si stabilizza su una durata “normale” per quella persona. Il flusso mestruale deve avere u

Dismenorrea e anorgasmia

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  Oggi vi parlo di un percorso, complesso, affrontato con una ragazza di 26 anni, che sin dal menarca ha sofferto di forti dolori mestruali ; il problema era più evidente a mesi alterni.  Ho già scritto più volte in merito al fatto che la dismenorrea, ossia il dolore mestruale, non è mai da ritenersi una cosa normale, potete fare riferimento ai vari articoli sul mio blog https://i5cerchi.blogspot.com per eventuali approfondimenti. Dopo la sua telefonata ho pensato ad un disturbo legato ad un problema di cisti ovariche per cui nei mesi in cui era una delle due ovaie ad ovulare, si presentava il ciclo con dolori più forti, ma durante il primo incontro mi ha detto di essere già stata portata, dopo nemmeno un anno dal primo ciclo, da un ginecologo che, dopo un’accurata visita (con suo immenso imbarazzo), aveva escluso qualsiasi problematica a livello di ovaie e utero. Aveva pertanto “accettato” passivamente il tutto per oltre 12 anni, anche altri ginecologi nel frattempo avevano conferma

La Cistite

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  Mi capita spesso di incontrare riceventi, soprattutto ragazze, che soffrono di tale disturbo da tanto tempo; la motivazione per cui ne soffrono da molto tempo è che, praticamente tutte, hanno difficoltà a confidarsi e parlare di questa problematica.   I motivi di questa difficoltà a farsi valutare sono spesso semplici: il più comune è facilmente comprensibile, la zona vescicale e la zona genitale in generale, è vista come una zona di cui non parlare, figuriamoci farsi valutare . Una cosa è soffrire di mal di testa un conto è avere un problema “intimo”. Si tratta spesso di persone cresciute con un’impostazione culturale molto chiusa, in un contesto familiare in cui, ancora oggi, è tabù parlare liberamente di tali zone, delle problematiche che possono avere…   Un’altra difficoltà è di carattere psicologico : premesso che la persona che soffre di cistiti ha una predisposizione ad ammalarsi in tale distretto corporeo, in MTC la Vescica è connessa all’elemento Ac

I disturbi della riproduzione

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  Recenti studi scientifici hanno ribadito concetti arcinoti secondo i quali stili di vita malsani, l’esposizione ad agenti inquinanti… alterano il nostro equilibrio biologico ed ormonale minando seriamente le nostre capacità riproduttive. Dagli anni 80 ad oggi l’infertilità è diventata una minaccia sempre più seria; la sterilità maschile e femminile , spesso definita dalla medicina occidentale “sine causa”, è sempre più favorita anche da abitudini quali l’eccesso di alcool e fumo, sedentarietà… Inoltre è stato dimostrato che lo stress e le tensioni quotidiane possono influire negativamente sulla produzione di sperma e sulla qualità dello stesso. La vera novità è che, però, si è visto che ad una salute riproduttiva compromessa è associata anche una diminuzione della salute in generale e tale compromissione inizia sin dall’infanzia. Lo studio raccomanda quindi di prendere coscientemente atto del problema, di trovare soluzioni, la principale delle quali risiede sicurame

L’importanza dell’ascolto nella crescita degli adolescenti

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Durante la pubertà i ragazzi vivono, oltre ai vari cambiamenti fisico-psicologici, un altro passaggio importante: quello dal pediatra al medico di base; passano da ambulatori spesso dotati di giochi, pareti colorate e disegnate, allo studio, più o meno tetro, e serioso di chi li accompagnerà durante la crescita. Questo passaggio, che avviene in un momento molto delicato, è caratterizzato anche dal cambiamento di approccio col medico curante: si passa da una fase in cui, tipicamente, si veniva accompagnati dal genitore, ad una in cui si instaura un rapporto diretto medico-paziente. Purtroppo però la diminuzione del numero di medici di base, l’aumento della burocrazia, spesso comporta un approccio molto rapido col paziente, proprio nella fase in cui avrebbe bisogno, invece, di maggiore tempo per porre, a fatica, domande - per via dei temi e dell’imbarazzo provato – e ottenere supporto e risposte. La medicina orientale invece è sempre stata caratterizzata da una, spesso lunga, fase di as

Dall'adolescenza alla menopausa passando per fertilità e gravidanza

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Alcuni anni fa ho tenuto delle serate dal tema “ Le due porte: dall’adolescenza alla menopausa ” durante le quali spiegavo come era possibile affrontare, con lo Shiatsu e la Moxa, diversi problemi dall’accompagnamento, al supporto e cura della donna nelle complesse e straordinarie fasi della sua vita. La donna, nel suo sviluppo, attraversa varie fasi che possono diventare cruciali, rispetto a come vengono affrontate; oggi voglio parlarvi di come noi, operatori Shiatsu, possiamo accompagnare e supportare la donna nel corso delle numerose trasformazioni a cui va incontro. Suddividerò gli argomenti in diversi punti, uno per ogni fase di questo viaggio, partendo dall’infanzia, passando per la comparsa del flusso, la sessualità, la fertilità, la ricerca della gravidanza e concludendo con la menopausa. Lo anticipo già, è un lungo articolo, dedicategli il tempo che merita, magari anche solo per la parte relativa alla fase della vita che state vivendo o che stanno attraversando le vostre figl

La latenza...

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    Mentre la maggior parte degli italiani è impegnata, probabilmente, a guardare il Festival di Sanremo, ho deciso di spendere tale tempo in modo differente per scrivere questo articolo. Sapete benissimo quanto io sia a favore dei vaccini che sono una delle armi che, nella storia dell’umanità, ci hanno permesso di affrontare ed eradicare malattie terribili ed invalidanti; il loro ruolo è fondamentale anche questa pandemia; è indubbio però anche il fatto che gli esperti hanno notato, pubblicando opportuni articoli a disposizione dell’intera comunità scientifica, la riacutizzazione di sintomi di malattie precedentemente “superate” dai pazienti, dopo le dosi vaccinali. Tale cosa era però già nota anche agli antichi medici cinesi; dopo aver curato i pazienti con le conoscenze del tempo, avevano notato che alcuni di essi, quando si ammalavano nuovamente di altre malattie, iniziavano a ripresentare i sintomi di malattie precedenti che, apparentemente, erano state curate con successo o erano

Addio Social Media

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Era  da un po’ che ci pensavo e sinceramente, se vi ricordate, lo scorso anno avevo fatto anche un sondaggio. Il risultato era stato che, praticamente, la maggior parte dei miei affezionati lettori e lettrici preferisse continuare a leggere i miei articoli su Facebook e WhatsApp. Ma ultimamente Facebook è diventato un social pessimo, come lo definiscono gli esperti un “social negativo”  in cui lo scopo principale delle persone è diventato quello di litigare, dove tutti possono dire la loro anche su argomenti di cui non sanno nulla, per i quali non hanno le minime competenze di base e volendo anche di avere ragione quando si confrontano con esperti del campo. E forse perché la mia indole di formatore trentennale mi ha sempre portato a cercare di far capire alle persone i loro errori, naturalmente con prove concrete di quanto affermo, alla fine mi sono stancato di ricevere solo insulti anche da persone che ritenevo intelligenti e, per tale motivo, ho deciso di uscire dai vari social Face