La Cistite

 


Mi capita spesso di incontrare riceventi, soprattutto ragazze, che soffrono di tale disturbo da tanto tempo; la motivazione per cui ne soffrono da molto tempo è che, praticamente tutte, hanno difficoltà a confidarsi e parlare di questa problematica.

 

I motivi di questa difficoltà a farsi valutare sono spesso semplici: il più comune è facilmente comprensibile, la zona vescicale e la zona genitale in generale, è vista come una zona di cui non parlare, figuriamoci farsi valutare. Una cosa è soffrire di mal di testa un conto è avere un problema “intimo”. Si tratta spesso di persone cresciute con un’impostazione culturale molto chiusa, in un contesto familiare in cui, ancora oggi, è tabù parlare liberamente di tali zone, delle problematiche che possono avere…

 

Un’altra difficoltà è di carattere psicologico: premesso che la persona che soffre di cistiti ha una predisposizione ad ammalarsi in tale distretto corporeo, in MTC la Vescica è connessa all’elemento Acqua, al lasciar scorrere gli eventi della vita, proprio come fa l’acqua, cambiando forma, adattandosi per aggirare gli ostacoli che incontra. Ma l’elemento Acqua è caratterizzato dalla Paura, legata alla rabbia repressa, che ha come sfogo proprio il bruciore tipico della cistite, sintomo di fuoco, di conflitto.

 

Ecco, vedo già qualcuno di voi pronto con la domanda “Può essere vero negli adulti, ma molti bambini/e ne soffrono”: è vero e anche qui la saggezza orientale ci viene incontro e ci permette di capire cosa sta alla base della stessa: trattenere le lacrime, come spesso si è costretti a fare da bambini, e poi da grandi per pudore e per mostrarsi forti, poco disposti a cedere e a cambiare, a lasciare il vecchio per il nuovo, ma soprattutto il voler controllare sempre le situazioni, sono gli atteggiamenti emotivi che maggiormente predispongono alla cistite.

 

È Interessante notare anche la somiglianza tra l’aspetto psicosomatico ed i sintomi: da una parte la necessità di lasciar andare le cose (il bisogno urgente di urinare), dall’altra la volontà di controllare (la difficoltà nella minzione e la poca emissione di urina, nonostante l’impellenza dello stimolo).

 

A volte la cistite si manifesta invece come meccanismo di difesa per evitare l’intrusione nel proprio spazio personale e, a maggior ragione, tali persone saranno ancora più restie a far si che qualcuno entri in questo spazio parlandogli di malattie così delicate.

 

Come si può trattare allora tale problematica che ha così tanti risvolti psicosomatici? Innanzitutto guadagnandosi la fiducia del ricevente, facendo si che “si affidi” a noi. Poi una volta instaurato tale rapporto di fiducia si può valutare quale sia la sua situazione energetica e qui, ancora, ci vengono in aiuto le tecniche orientali che ci permettono di valutare il ricevente a 360°, mente-corpo-spirito, permettendoci poi di trovare i punti più efficaci da trattare con la moxa affinché lo stesso abbia il maggior giovamento possibile nel minor tempo.

 

Per esperienza, una volta che il ricevente viene trattato difficilmente avrà nuovi episodi di cistite, ovvio che anche lui stesso dev’essere partecipe e complice del cambiamento richiesto ma, come si suol dire, "Non ci sono motivi per non fare Shiatsu, ci sono solo motivi per non voler conoscere sé stessi"

 

Come sempre resto a disposizione per domande di approfondimento e/o incontri di valutazione.

 

PS: la cistite nei bambini/e a volte è dovuta ad un problema di conformazione anatomica, ma questo non impedisce che possano essere effettuati trattamenti con successo.

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