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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

Il moderno medico di base, una figura anacronistica.

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  “ <…>Thomas Edison, uno dei più grandi inventori di tutti i tempi, diceva che il medico del futuro non darà medicine ma motiverà i suoi pazienti ad avere cura del proprio corpo e a prevenire le malattie. Un secolo dopo quel tipo di medico che ha il tempo di ascoltare i propri pazienti ancora non si è visto . Ai pazienti basterebbe riuscire ad avere almeno un’assistenza degna di questo nome dal proprio medico di medicina generale, che è il primo contatto quando hanno un problema di salute. <…> ” (liberamente tratto da un articolo di Milena Gabanelli – Corriere della Sera) Sicuramente il pensiero di Edison aveva solide fondamenta e aspettative, ma si sbagliava: il suo pensiero era già stato esposto da Ippocrate “ Non basta prevedere la malattia per guarirla, occorre insegnare la salute per conservarla ”  c’era qualcuno che, in un antico trattato di Medicina Tradizionale Cinese (MTC), intitolato Huangdi Neijing aveva scritto “ Attendere che la malattia si sia manifestata pe

Trattamento di un bambino autistico

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      Oggi, nella giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo , vi parlo di un trattamento fatto con un bambino autistico; mi è stato inviato da un amico logopedista per valutare se potevo fare qualcosa per lui. La madre al telefono mi riferisce che Marco ora ha 10 anni e oltre ai “classici” problemi di relazione , fa fatica a parlare , ma per questo sta già lavorando con la logopedia, soffre di enuresi notturna e presenta anche una scarsa forza muscolare (ipotonico). È proprio per tale motivo che si rivolge a me, le varie sedute con fisioterapisti hanno dato scarsi risultati anche per via anche della poca collaborazione da parte del figlio.  Le chiedo di darmi il tempo di pensarci, non è una situazione semplice, avevo già lavorato in precedenza con bambini/e con ADHD e DOP ma mai su un bimbo autistico. Mi consulto con gli amici del gruppo permanente di approfondimento della medicina cinese e mi suggeriscono di trattare il tutto come una “difficoltà di pass