La candida



Oggi vi parlo del trattamento, con le tecniche orientali, di un fastidioso disturbo che colpisce almeno il 75% delle donne nella loro vita: la candida.
 
Si tratta di un’infezione fungina che da luogo a vari sintomi tra cui, i più frequenti, sono: perdite vaginali lattiginose di cattivo odore, prurito, fastidio, bruciore, gonfiore, arrossamento della zona vulvare, fino ad arrivare al dolore ed all’impossibilità ad avere rapporti. Inoltre avere la candida in gravidanza può portare ad un rischio di parto prematuro ed anche la possibilità di trasmetterla al nascituro. 
 
La candida si cura con appositi farmaci antimicotici spesso associati a probiotici e ad un’adeguata igiene intima, all’astensione dai rapporti (può essere trasmessa al partner), solitamente guarisce in 7-15 giorni. 
 
Purtroppo però circa il 20% delle donne ha ripetuti episodi di candida che rispondono poco o nulla alle terapie classiche e che quindi si ripetono con varia frequenza. 
 
Elisabetta, una di queste ragazze, è venuta da me per tale problematica: aveva iniziato a soffrirne subito dopo il menarca ed ormai erano passati 10 anni; durante l’infanzia aveva avuto ripetute infiammazioni a livello intimo, cistiti, vulvo-vaginiti, spesso liquidate dai vari pediatri alla madre con le parole “è il suo punto debole… stia attenta all’igiene intima… usi prodotti neutri o specifici… usi biancheria di cotone… le dia dei fermenti…” suggerimenti che però non hanno portato a alcuna soluzione concreta del problema, anzi appunto con gli anni sono sorti nuovi disturbi che, anche se trattati in vari modi, non si sono mai risolti. 
 
È questo il motivo per cui solitamente insisto per le valutazioni al nascere delle diverse problematiche: agendo subito si evita che con la crescita si presentino poi sintomi più gravi e/o più difficili da trattare.
 
Elisabetta è venuta da me dietro insistenza della madre, è una ragazza molto chiusa, molto imbarazzata a parlare dei suoi problemi intimi, durante la valutazione devo quasi “cavarle di bocca” le risposte, sempre date sottovoce a testa bassa… riesce ad accennarmi che ha avuto un’educazione molto severa e repressiva. 
 
Essendo “un fungo” la candida cresce bene in presenza di calore e umidità: iI trattamenti occidentali si limitano a risolvere solo metà del problema, cancellano il calore e sradicano il patogeno, ma non fanno nulla per asciugare l'umidità che così costituisce un terreno fertile per far ripresentare il problema. 
 
In medicina cinese trattare la candida equivale, come sempre, a trattare la persona; in questo caso abbiamo bisogno di “asciugare l'umidità ed eliminare il calore”.

L’elemento coinvolto è la Terra, l’organo/meridiano associato è la Milza - la digestione, intesa non solo come l’assimilazione del cibo ma anche il digerire i fatti della vita – Elisabetta ha un corpo minuto, un seno poco sviluppato, la mente affollata dei propri pensieri (anche nel momento in cui le sto facendo le domande appare distratta) e continuamente preoccupata per tutto, per ogni decisione da prendere… è ancorata al proprio passato, alla propria infanzia… 
 
Termino la valutazione teorica con la valutazione dei punti sul corpo, anche qui fa fatica a scoprire le zone interessate ma alla fine accetta di risentirci tra una settimana per vedere cosa posso fare per lei. 
 
Al successivo incontro ho subito l’impressione che sia venuta da me più per costrizione che per voglia, e infatti mi confessa che, ancora una volta, è la madre che l’ha spinta a farlo. 
 
Le spiego come intendo agire, su quali punti lavorerò e le chiedo se le va di provare, specificandole che il trattamento agirà a livello mente-corpo-spirito, anche se lei, probabilmente, non si renderà conto dei cambiamenti inconsci che avverranno. Appare titubante ma accetta. 
 
Decido di fare quattro trattamenti moxa (che apportando calore asciuga l'umidità) a frequenza settimanale, dopo i primi due Elisabetta appare più rilassata ed aperta, mi dice che sta preparando la tesi ma è molto meno preoccupata e riesce a concentrarsi di più nello studio. Al quarto trattamento è contenta, mi dice che non si è mai sentita così tranquilla, non fa nemmeno cenno al problema della candida che sembra essere passato in secondo piano. 
 
Restiamo che ci rivedremo per una valutazione dopo tre mesi, durante gli stessi mi scrive di sua spontanea volontà più volte per aggiornarmi in merito ai suoi studi, alla discussione della sua tesi e alla sua laurea… considerata la sua profonda timidezza iniziale sono ben contento del risultato. 
 
All’incontro di rivalutazione è felicissima, non ha più avuto alcun problema di candida o di infiammazioni/fastidi a livello intimo, appare sorridente, felice, mi dice che ha modificato anche il rapporto con sua madre in cui, lei stessa riferisce per la prima volta, era sempre sottomessa; appare più “padrona” della propria vita e ora sta valutando alcune offerte di lavoro. 
 
La rivedo a distanza di ulteriori sei mesi, la candida non è più ricomparsa, ha iniziato a lavorare, sebbene si tratti di un impiego temporaneo e ha anche iniziato a frequentare un ragazzo, niente di serio dice lei, ma mi fa piacere che sia stata proprio lei a prendere l’iniziativa con lui… 
 
Ancora una volta le tecniche orientali hanno dimostrato la loro efficacia grazie alla valutazione e trattamento della persona nella sua interezza “mente-corpo-spirito”, efficacia che sarebbe stata nulla o quasi considerando ad esempio solo il problema senza tutto ciò che ci sta attorno. 
 
A disposizione per incontri di valutazione e trattamento.





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