Dismenorrea e anorgasmia

 


Oggi vi parlo di un percorso, complesso, affrontato con una ragazza di 26 anni, che sin dal menarca ha sofferto di forti dolori mestruali; il problema era più evidente a mesi alterni. 

Ho già scritto più volte in merito al fatto che la dismenorrea, ossia il dolore mestruale, non è mai da ritenersi una cosa normale, potete fare riferimento ai vari articoli sul mio blog https://i5cerchi.blogspot.com per eventuali approfondimenti.

Dopo la sua telefonata ho pensato ad un disturbo legato ad un problema di cisti ovariche per cui nei mesi in cui era una delle due ovaie ad ovulare, si presentava il ciclo con dolori più forti, ma durante il primo incontro mi ha detto di essere già stata portata, dopo nemmeno un anno dal primo ciclo, da un ginecologo che, dopo un’accurata visita (con suo immenso imbarazzo), aveva escluso qualsiasi problematica a livello di ovaie e utero.

Aveva pertanto “accettato” passivamente il tutto per oltre 12 anni, anche altri ginecologi nel frattempo avevano confermano la diagnosi iniziale; poi dietro consiglio di un’amica, si è rivolta a me per capire se potevo fare qualcosa.

Al termine del primo incontro è emerso poi un altro problema, con molto imbarazzo mi ha confessato che, pur avendo avuto già rapporti sessuali, non aveva mai provato un orgasmo; ne aveva parlato con le amiche che avevano aumentato ancor di più a sua preoccupazione, sembrava fosse l’unica ad avere tale problema. Ma non è così, l'anorgasmia è una pseudo malattia molto diffusa, della quale però si parla ancora troppo poco, che si traduce in un disturbo vero e proprio che ostacola l'amore. 

A questo punto, vista la difficoltà a parlarne, ho rimandato il tutto ad un nuovo incontro: durante lo stesso è emerso che il problema era dovuto a due cause: una di carattere psicologico, l’altra di mancanza di conoscenza del proprio corpo, entrambe le problematiche molto legate tra loro. 

In primis pensava di essere “fatta male”, “diversa” là sotto rispetto alle altre - cosa però frutto solo della propria immaginazione visto che non si era mai confrontata con nessuna amica e nemmeno aveva fatto ricerche sulla conformazione dei genitali femminili – secondariamente non aveva idea di dove fosse, ad esempio, il clitoride, non aveva mai nemmeno pensato di “esplorare” la zona per conoscersi meglio; ciò derivava anche da un’educazione fortemente repressiva da parte dei genitori. 

Tutto ciò la inibiva, le impediva di lasciarsi andare coi ragazzi che aveva avuto negli anni e che aveva poi lasciato, facendola soffrire molto, si sentiva una ragazza “incompleta”. 

Occorre però dire che, sebbene sia ancora un tabu, l’autoerotismo è per la stragrande maggioranza degli adolescenti il metodo principale per prendere confidenza col proprio corpo, imparare a conoscerlo, conoscerne i limiti e le peculiarità che lo stesso offre. Il problema è che però non esiste un’educazione sessuale concreta nelle scuole ed in molte famiglie proprio non si parla ancora oggi di tali argomenti; è per questo che consiglio sempre di fare degli incontri/valutazioni, per poterne parlare liberamente coi ragazzi/e che possono così esprimere i propri dubbi, porre domande… per arrivare poi a vivere, serenamente, la propria sessualità. 

Ho deciso pertanto di agire su due fronti: da un lato l’ho rassicurata sulla normalità del suo aspetto fisico, dall’altro ho iniziato a fare dei trattamenti che aiutassero sia dal punto di vista dei dolori che con l’ansia. Il percorso non è stato semplice, ci sono voluti quasi 4 mesi di trattamenti settimanali prima di normalizzare il ciclo al termine dei quali i dolori sono scomparsi quasi completamente: durante tale periodo non ha mai assunto antidolorifici se non preventivamente il giorno di un importante esame universitario, perché aveva paura che se avesse avuto dolore si sarebbe distratta durante lo stesso. 

Sul fronte anorgasmia la cosa è stata più lunga, c’è voluto tempo per iniziare a “conoscere sé stessa”, a vincere quei tabu con cui era stata cresciuta, ma a distanza di ormai 2 anni, è riuscita a migliorare anche tale aspetto, non riesce ancora a lasciarsi andare completamente (anorgasmia acquisita da urge incontinence) per la paura inconscia di perdere il controllo durante l’orgasmo, però ora è molto più soddisfatta della sua vita in generale, all’ultimo incontro di controllo mi ha detto “sono felice, non mi sento più diversa dalle amiche”: e lo sono anch’io, era il risultato che mi ero prefissato di ottenere. 

Se avete domande o volete fissare un incontro contattatemi pure

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