La latenza...

 
 
Mentre la maggior parte degli italiani è impegnata, probabilmente, a guardare il Festival di Sanremo, ho deciso di spendere tale tempo in modo differente per scrivere questo articolo.

Sapete benissimo quanto io sia a favore dei vaccini che sono una delle armi che, nella storia dell’umanità, ci hanno permesso di affrontare ed eradicare malattie terribili ed invalidanti; il loro ruolo è fondamentale anche questa pandemia; è indubbio però anche il fatto che gli esperti hanno notato, pubblicando opportuni articoli a disposizione dell’intera comunità scientifica, la riacutizzazione di sintomi di malattie precedentemente “superate” dai pazienti, dopo le dosi vaccinali.

Tale cosa era però già nota anche agli antichi medici cinesi; dopo aver curato i pazienti con le conoscenze del tempo, avevano notato che alcuni di essi, quando si ammalavano nuovamente di altre malattie, iniziavano a ripresentare i sintomi di malattie precedenti che, apparentemente, erano state curate con successo o erano guarite spontaneamente.

Alcuni di loro avevano cercato metodi di cura più efficaci, ma spesso senza successo; altri invece avevano seguito un’altra strada, che è quella usata anche nelle tecniche orientali moderne, avevano capito che spesso, la guarigione, in realtà non era tale, il corpo aveva semplicemente messo “in latenza” la malattia stessa, l’ha come dire “messa da parte” ma erano certi che, prima o poi, si sarebbe manifestata con un’altra malattia.

È la “teoria della nemesi della malattia” secondo la quale eviti una malattia ma ti ammali di un’altra, esprimi con altri sintomi il processo che il patogeno ha generato in te e che tu non hai risolto e hai accantonato con la latenza, sperando che sia una malattia più gestibile della precedente.

Ora, siccome non è possibile sapere con certezza quando e quale fattore avrebbe riportato a galla la malattia, gli stessi medici avevano studiato appositi trattamenti mediante l’uso dei punti di agopuntura che permettessero di rimettere nuovamente in latenza la malattia che era riapparsa, ottenendo ottimi risultati nella stragrande maggioranza dei casi. Questo aveva l’indubbio vantaggio di poter “curare” più persone senza doversi preoccupare troppo di quale fosse la causa scatenante o la malattia iniziale.

Per chi non lo sapesse faccio parte di un gruppo di studiosi di tecniche orientali che si occupa di valutare l’efficacia dei trattamenti ed anche migliorare quelli già esistenti; affinché tali studi abbiamo un valore “statistico” il gruppo è composto da molti terapisti che, ogni volta che viene proposto un nuovo studio, “arruolano” gruppi di persone che hanno il disturbo studiato, ma anche i cosiddetti “gruppi di controllo”, ossia persone che non ne soffrono. A qualcuno di voi, ad esempio, avevo chiesto di partecipare a studi sui disturbi di fertilità maschile e femminile, ad altri sui disturbi della crescita, sui deficit della concentrazione ed apprendimento…

Su tale gruppo abbiamo discusso del fatto che diversi di noi hanno notato una riacutizzazione di vecchi sintomi in pazienti vaccinati, e sono stati quindi analizzati e identificati due protocolli di trattamento specifici, per rimettere in latenza le problematiche che si sono ripresentate.

Il protocollo prevede due sole sedute, con due diverse tipologie di punti da trattare; ogni seduta dura circa 30-45 minuti, è assolutamente indolore e, da quanto si è visto nei casi studiati, molto efficace.

Pertanto se dopo esservi vaccinati/e aveste notato il ripresentarsi di qualche disturbo che, da anni, sembrava scomparso, contattatemi per valutare la possibilità che il trattamento possa essere d’aiuto anche a voi.

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