La seconda porta: la menopausa

 

 

Dopo una serie di articoli dedicati alle prime fasi dello sviluppo corporeo, oggi vi parlerò della menopausa, un normale periodo della vita femminile che, a torto, spesso è ritenuto una malattia (o almeno così vogliono farci credere diverse pubblicità) ma che in realtà è un processo graduale e fisiologico che inizia ancor prima della nascita e che dura tutta la vita.

I disturbi variano molto da persona a persona e dipendono anche dallo stile di vita, dalle abitudini alimentari…
Spesso viene fatto passare il concetto che il calo di estrogeni indichi la "necessità" di una terapia ormonale sostitutiva ma l’intervento dello specialista è necessario solo in presenza di sintomi fastidiosi e sgradevoli.

In medicina cinese l’inizio e la fine dei cicli mestruali vengono chiamati “le due porte”, la prima si apre a 7 anni x 2, la seconda a 7 anni x 7; perché tali numeri? Perché nella loro visione la donna è caratterizzata da cicli di 7 anni (per l’uomo sono da 8 da cui lo sviluppo più tardivo rispetto alle femminucce da parte dei maschietti).

A differenza della medicina occidentale, quella orientale ha un approccio molto più “soft”; la menopausa rappresenta un periodo importante, chiude il ciclo aperto col menarca.

Da sottolineare che, spesso, si confonde la menopausa precoce (attorno ai 35 anni) con un periodo in realtà di amenorrea, sulla cui condizione comunque la medicina cinese permette di intervenire efficacemente.

Lo scopo dei trattamenti in questo periodo è quello di rendere più armonico e favorire l’accettazione di questo passaggio naturale nella vita della donna che non rappresenta l’inizio del decadimento fisico e psichico, della propria giovinezza… ma un passaggio ad una nuova gestazione, nella quale essa deve donare vita ad un nuovo embrione, non più materiale, ma spirituale.

Premettendo che la condizione di base è quasi sempre il vuoto di Rene (l’energia vitale) occorre sottolineare che l’aiuto per i disturbi tipici di questo periodo è lento, pertanto i trattamenti devono essere costanti e protratti almeno per un paio di mesi, volendo affiancati anche da terapia ormonale se indicato dallo specialista “occidentale”.

I due approcci, occidentale ed orientale, operano pertanto su piani differenti; la terapia ormonale sostitutiva inganna il corpo simulando l’ovulazione (con risultati e rischi alquanto controversi), quella cinese non ha effetti collaterali essendo basata su una dolce e costante tonificazione del “jing” (nei testi cinesi si dice che la sessualità conserva il Jing, l’energia vitale) aiutando la donna a vivere al meglio questo periodo transitorio della vita.

Diverse sono le problematiche trattabili: vampate di calore, prurito, bruciori, cistiti, prolassi, incontinenza, secchezza vaginale, dolore durante i rapporti, instabilità emotiva, modificazioni dell’umore, stati d’ansia o di depressione, facile affaticamento, timore ad affrontare il futuro, insonnia, modificazioni del desiderio sessuale…

Concludo dicendo che la menopausa non è una malattia; lo diventa solo se si nega il processo naturale che porta a prendersi cura della propria interiorità; il valore della menopausa pertanto sta nello sviluppo della spiritualità: non ci si deve più occupare della responsabilità di un’altra persona, come può essere ad esempio un figlio, e ci si può fermare a pensare a sé stessi.

Rifletteteci e contattatemi se volete un consulto.

Commenti

Post popolari in questo blog

Pubalgia e dolore al coccige/sacro post parto

Nuovi protocolli per il rivolgimento podalico mediante la moxa

Il trattamento dell'ernia inguinale