La Moxa

 

"Gli uomini del passato conoscevano il Dao: si regolavano secondo lo Yin e lo Yang ed erano in armonia con l'arte dei numeri, secondo tali principi praticavano le arti della lunga vita, la loro alimentazione era controllata, gli orari di sonno e veglia regolari, non eccedevano ciecamente nella stanchezza. Di conseguenza il loro corpo, il loro spirito erano integri e completi, ultimavano il numero di anni di vita per cui erano nati e morivano ultracentenari". (So Wen Capitolo 1)

La moxa è una pratica medica riconosciuta dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, come tutti i trattamenti energetici, si tratta di una pratica olistica in cui non vi è separazione tra l’aspetto fisico, psichico ed emotivo; questi infatti vengono presi in considerazione come un unicum nel singolo individuo.
Dopo un attento colloquio si giunge ad una “diagnosi energetica” che spesso è diversa anche fra persone con la stessa “diagnosi” secondo la medicina ufficiale (occidentale).

Con la moxa, mediante un uso piacevole del calore utilizzato sui punti di agopuntura tramite appositi sigari, coni… si permette al corpo di riequilibrarsi per favorire la sua naturale capacità di autorigenerazione e autoguarigione. Secondo le terapie energetiche infatti, la malattia è dovuta in prima istanza ad un’alterazione dell’equilibrio del nostro corpo.

Cosa si può trattare con la moxa e come agisce
Ogni tipo di disturbo, che sia fisico, organico o funzionale, emotivo o psichico, può essere affrontato. Il presupposto fondamentale è che “non esistono malattie incurabili ma malati incurabili”.
Questo se da un lato incoraggia, dall’altro da al paziente una grande responsabilità, infatti, un altro principio fondamentale è che “la terapia si fa in due” il terapeuta insieme al paziente, quest’ultimo a differenza di quanto avviene nella medicina allopatica (occidentale), deve assumersi la responsabilità della sua salute, mentre il terapeuta lo guida in questo suo percorso trasformativo. 

“La radice della guarigione sta nel mutamento” così come la malattia ha la sua origine nella difficoltà a trasformarsi; per fare un esempio, se io ho una lombalgia posso scegliere due strade, una è quella di affidare il mio disturbo a qualcosa di esterno a me e dunque assumerò un antidolorifico, un’altra è quella in cui io divento artefice e partecipe della mia guarigione, accogliendo il sintomo come una richiesta del mio corpo di modificare il mio stile di vita.

Generalmente un ciclo di trattamenti consiste in sedute settimanali (in numero variabile) in cui insieme si cerca di scendere sempre più in profondità alla radice unica dei disturbi. Nel corso delle varie sedute, coi riscontri della persona, si modifica la scelta dei punti da trattare, come se si smontasse una matriosca, per arrivare alla causa del problema, risolto il quale, scompariranno tutti gli altri sintomi.

Se siete giunti in una fase della vostra esistenza in cui avvertite la necessità di prendere in mano la vostra salute e il vostro benessere allora le tecniche orientali fanno al caso vostro. Vi aspetto!

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