Pubalgia in gravidanza

Durante la gravidanza le modifiche alla colonna ed al bacino danno spesso luogo a lombalgie e pubalgie.

Quest’ultime solitamente insorgono nel 3° trimestre di gravidanza e possono avere differenti manifestazioni, si va da dolori nella parte bassa dell’addome (a volte confusi con contrazioni pre-termine), alla sensazione di pesantezza della zona pelvica.

Alcune donne che hanno già partorito in precedenza riferiscono che la sensazione è quella di parto imminente, altre descrivono il dolore come fluttuante, si sposta dalla zona inguinale alle fosse iliache a volte sino alle cosce. Altre ancora riferiscono un tenesmo (contrazioni dolorose) a livello vescicale o rettale che aumenta in caso di movimento.


 

Solitamente si tratta di fastidi privi di conseguenze per la mamma ed il bambino, che si risolvono quasi sempre spontaneamente dopo il parto. Ovviamente se i sintomi si intensificano è necessario contattare uno specialista per escludere minacce d’aborto, appendiciti… 

Scartate problematiche gravi anche la medicina cinese ci viene in aiuto per trattarle; viene considerata innanzitutto la zona di insorgenza del disturbo che viene trattata con punti specifici di agopuntura, a questi si associano punti generici di comprovata efficacia. 

Ad esempio il punto Rene 1 viene usato per il “basso ventre contratto”, mentre Rene 3 per gli spasmi dell’utero e la contratture della vagina… I punti generici invece vengono scelti tenendo conto che in gravidanza, almeno in alcuni momenti della stessa, ci sono punti che sono controindicati (in quanto fanno scendere troppo l’energia e sono ritenuti abortivi) ma che se vengono utilizzati in abbinamento con altri che la fanno risalire non destano alcuna preoccupazione. Proprio per tale motivo per i trattamenti, a maggior ragione ancor di più in questo delicato periodo della vita, è necessario rivolgersi ad un praticante che sia specializzato nel trattamento di disturbi ostetrici. (*) 

Dopo un primo incontro valutativo, molto spesso basta un solo trattamento per avere importanti benefici, se poi alla moxa si associano anche trattamenti shiatsu della zona cervicale (anche se può sembrare strano trattare tale zona per risolvere una problematica presente altrove) per “decontrarre” la zona pelvica; molto spesso nella mia pratica associo anche un trattamento craniosacrale soprattutto se oltre alla pubalgia è presente anche un dolore in zona lombo-sacrale. 

Ovviamente se si è sofferto di tali problematiche in gravidanza, consiglio alla futura mamma di fare poi un incontro di valutazione dopo il parto, per verificare che non ci siano alterazioni dell’allineamento della sinfisi pubica, disallineamenti del coccige, dolori nella zona del sacro, tutte problematiche che possono essere trattate e ridotte, se non risolte del tutto, con un paio di trattamenti. È opportuno ricordare che i disallineamenti dovuti al parto non si risolvono da soli ma è necessario l’intervento da parte di un terapista. 

Contattatemi se volete informazioni o se avete problemi di pubalgia, anche non connessi alla gravidanza, che volete provare a risolvere con tecniche dolci, efficaci e prive di effetti collaterali e controindicazioni.

(*) La legislazione italiana, una delle poche al mondo, prevede che l’agopuntura possa essere praticata solamente dai medici, la stessa però afferma anche che gli stessi possono praticarla senza aver seguito alcun corso di formazione 😢. Valutate bene quindi la scelta del professionista cui vi rivolgerete…




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