ZERO dolore


 

Nel 2020 ho frequentato il corso base di questa nuova, quanto innovativa, tecnica che permette di ridurre in pochi secondi il dolore muscolare dall’80% al 100%; si rivela pertanto uno strumento indispensabile da affiancare alle “armi” già in possesso del terapista per poter proporre soluzioni concrete e veloci ai propri assistiti.

 

Visti i risultati, spesso stupefacenti, ottenuti in questi anni, ho frequentato quest’anno il corso di specializzazione avanzato che, tra l’altro, espande il campo di utilizzo non limitandone più l’applicazione ai soli dolori muscolari, bensì anche ad altri distretti corporei.

 

La Tecnica è risolutiva per qualsiasi Dolore Muscolare ed Articolare, sia acuto che cronico, unica condizione: chi la riceve deve collaborare, per tale motivo non si può applicare, ad esempio, su bambini molto piccoli.

La Tecnica ZERO inizialmente nata e sviluppata per i dolori muscolari ed articolari sia acuti che cronici, ha mostrato anche un’ottima efficacia nei casi di fibrosi muscolari e nell’ipomobilità articolare (riduzione del movimento articolare).

 

Durante il corso avanzato si imparano anche a trattare l’ansia, i dolori legati a movimenti specifici, i disturbi di organi e visceri (laringe, esofago, bronchi, stomaco, fegato, vie biliari, intestino, ovaie, utero, vescica…), mal di testa, dolori migranti e/o irradiati…

 

Giusto per farvi comprendere le potenzialità vi racconto un trattamento che mi ha particolarmente colpito: un giorno mi chiama un’amica per un dolore alla schiena da settimane, era già stata da altri specialisti (un classico cui ormai sono abituato, chi come me pratica tecniche orientali/innovative è sempre l’ultimo ad essere contattato – lo diceva sempre anche il mio maestro di Shiatsu “quando tutti gli altri avranno fallito, è li che entrerete in gioco voi”  salvo poi scoprire che, nel frattempo, hanno buttato soldi in “terapie di moda” – e mi fermo qui…) senza successo, anzi con qualcuno era anche peggiorata; ed era disperata, il giorno seguente doveva andare ad un corso di aggiornamento professionale e faceva fatica a stare seduta, in piedi e di camminare o guidare non se ne parlava nemmeno.

 

Vado da lei e, mentre parlavamo ad inizio seduta, le ho chiesto di indicarmi il punto più fastidioso, e mentre lei continuava a parlare ho usato la tecnica; fatta la domanda corrispondente alla zona in esame mi ha guardato sbigottita esclamando "sì, hai ragione, devo proprio riuscire a lasciarmi alle spalle..., ma tu come fai a saperlo, non ti ho ancora spiegato nulla".

A quel punto il rilascio muscolare è stato immediato, l'ho guardata e le ho detto, "ok, prova a muoverti, e dimmi com'è ora il dolore...".

Lei ha provato vari movimenti, a piegarsi, ruotare il busto... ed ha esclamato, con la faccia completamente allibita, "Sergio non so cosa dire, non c'è più!", ha provato nuovamente a forzare altri movimenti ma nulla, il dolore era scomparso ed ha esclamato “ma come, non mi hai ancora trattata, non so che dire, ora non c’è più…”, in realtà il trattamento era stato già fatto, solo che è inaspettatamente veloce e inusuale rispetto alle tecniche manipolatorie classiche tanto che, appunto, non se n’era nemmeno resa conto.

 

Sono passati ormai 8 mesi, il dolore non è più tornato.

 

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