Un caso di “valutazione e cura a distanza”

 

Scrivo questo articolo a distanza di alcuni mesi da quando, dopo aver pubblicato un post su un gruppo di mamme, sono stato contattato in privato da una mamma di una bimba di 2 anni con febbre ricorrente con temperatura di quasi 40°C.

 

Data la distanza le era impossibile venire da me per farla valutare e, chi mi segue da diversi anni, sa quanto io insista sull’importanza di una valutazione completa prima di intraprendere qualsiasi percorso di trattamento.

 

Le ho quindi posto una serie di domande per cercare, almeno a livello teorico, di identificare il problema scatenante; inoltre, data l’inusualità di questo modo di agire, ho anche contattato degli amici medici, docenti di alcune scuole di agopuntura, per farmi consigliare.

Uno dei due mi ha risposto, cordialmente ma seccamente, “non puoi fare nulla, deve affidarsi alla medicina occidentale”, l’altro pensava a un’infezione urinaria ricorrente in quanto non curata adeguatamente.

 

Entrambi avevano torto: innanzitutto la mamma mi aveva detto di aver portato la bimba dal pediatra le prime volte in cui si era presentato il problema, poi lo stesso l’aveva inviata presso un ospedale a lei vicino con un ottimo reparto di pediatria, ma anche qui, dopo decine e decine di esami (alcuni ripetuti più volte anche durante gli attacchi di febbre) e visite specialistiche, escludendo man mano varie patologie, il problema continuava a ripresentarsi puntualmente.

 

Approfondisco il discorso con la mamma, volevo capire cos’era cambiato prima dell’inizio della febbre e salta fuori che la bimba era caduta e si era rotta il labbro ed in pronto soccorso avevano dovuto suturarla con grande pianto e dolore da parte della bimba che, in ogni modo, cercava di divincolarsi mentre le mettevano i punti e 4 persone cercavano di tenerla ferma.

 

A questo punto ritengo che la paura sia la causa scatenante, ma non ho la possibilità di confermare il tutto mediante una valutazione energetica della bambina.

Affino la valutazione con un’altra serie di domande alla mamma e mi gioco il tutto per tutto.

 

La paura, in medicina cinese, è ritenuta la madre di tutte le emozioni, questo mi ha fatto pensare a dei punti da trattare che agissero sia a livello emotivo, trattando la paura, sia calmando lo spirito. Occorre pensare che, durante la crescita, parecchi bambini hanno episodi di febbre alta (meridiano di Cuore, il fuoco che divampa, la febbre); in tali soggetti spesso quello che manca è il ruolo del meridiano di Rene, l’elemento acqua che controlla il fuoco, lo spegne e “abbassa la febbre”.

 

Tenendo conto di questi principi orientali stendo uno schema di trattamento basato solo su massaggi su punti specifici di agopuntura e lo sottopongo alla mamma spiegandole come deve farli, con che frequenza… specificando bene che il trattamento proposto non è completamente specifico essendo la valutazione fatta solo parziale, ma comunque, male che vada, l’unico effetto collaterale che avrà e che non ci sarà alcun effetto.

 

Passano i giorni e la mamma mi scrive dicendomi che le prime due date in cui la febbre sarebbe dovuta ricomparire sono passate senza alcun sintomo… attendiamo ancora proseguendo col trattamento.

Dopo due mesi la mamma mi riscrive, è felicissima, esordisce con un “Non sono mai stata così contenta, la bambina non ha più avuto febbre!

 

Ancora una volta, con le tecniche orientali, si è riusciti a risolvere, in modo dolce, un problema di salute.


 

 

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