Dai problemi di fertilità alla nascita di un figlio



Oggi voglio relazionarvi sul percorso appena svolto con una mamma, i nomi sono ovviamente di pura fantasia per tutelare l'anonimato delle persone coinvolte.

Elisa si rivolge a me lo scorso anno a giugno, è in cerca di un figlio da ormai 4 anni e 1/2 e, nonostante diversi tipi di cure, stimolazioni ovariche, ormoni, farmaci di vario tipo... i pareri dei vari professori consultati sono concordi sul fatto che difficilmente riuscirà ad avere una gravidanza complice anche il fatto che soffre di una grave forma di amenorrea che non risponde alle classiche cure e quindi ha il ciclo una volta ogni circa 8 mesi e, tra l'altro, a volte anche anovulatorio.

Decidiamo di partire subito con dei trattamenti moxa settimanali volti a togliere l'ansia accumulata dai vari tentativi e conseguenti insuccessi delle cure effettuate e per stimolare/regolarizzare il ciclo.
I risultati sono pressoché immediati, alla seconda seduta dice di sentirsi meglio, dorme di più, è più rilassata e prova tensione al seno come se dovesse avere il ciclo, alla terza compaiono dei dolori addominali, la settimana successiva arriva il ciclo dopo 4 mesi dall'ultimo e, siccome Elisa tiene monitorata la temperatura, ha anche l'ovulazione.
Proseguiamo per altri 4 trattamenti ed il ciclo si ripresenta, anche questa volta con ovulazione.

Sospendiamo i trattamenti ed il ciclo si ripresenta, con anche l'ovulazione, puntuale per altri 2 mesi ogni 32 giorni esatti.

Iniziamo quindi una serie di trattamenti moxa per i disturbi della fertilità, dopo un'accurata valutazione energetica facciamo 4 sedute e... non ci sarà bisogno di andare oltre: Elisa mi comunica felicissima che è incinta.

Il risultato stupisce sia il suo ginecologo che il centro per la fertilità che la seguiva tant'è che mi viene richiesta la collaborazione per uno studio universitario sui metodi alternativi per trattare i disturbi della fertilità.

Durante l'intera gravidanza seguo Elisa sia mediante lo shiatsu per trattare i meridiani corrispondenti ai mesi di gestazione e garantire così uno sviluppo armonico del feto, sia con la moxa per trattare i disturbi che man mano si presentano: nausea e vomito, acidità, edema, incontinenza urinaria, dolori addominali, mal di schiena...

Alla 32ª settimana il bimbo assume la posizione podalica, insegno al papà il trattamento con la moxa e dopo 5 giorni ritorna in posizione cefalica, posizione che manterrà fino alla fine della gravidanza.

Contemporaneamente lavoriamo sulla preparazione del seno per l'allattamento e, sul finire della gravidanza stessa, facciamo dei trattamenti di preparazione del perineo sia mediante la moxa, sia mediante i massaggi coinvolgendo anche il futuro papà.

Arriviamo così alla fine del percorso ma il bimbo non vuole proprio saperne di nascere, si vede che sta troppo bene nel pancione della sua mamma, e così, superato il termine previsto, facciamo un trattamento moxa per la stimolazione del parto; durante il trattamento già un paio di punti stimolano le contrazioni dell’utero ma bisognerà attendere la mattina successiva affinché, ancora una volta, si ripeta il miracolo della nascita di una nuova vita. Benvenuto Gabriele!

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